14 aprile 2008

Election day: il mio primo voto

Ho votato per la prima volta. Era da tempo che aspettavo questo momento.
Dopo aver trascorso due mesi buoni a discutere animatamente di politica con la Silvia e Riccardo durante le ore di patologia e a commentare i più svariati articoli pubblicati su “City” a riguardo, finalmente, ieri, alle 12.00 circa, ce l’ho fatta: ho votato.
Devo ammetterlo, ero emozionata: ho persino obbligato i’ mi’ babbo (mio padre) a ripetermi più di una volta come doveva svolgersi la faccenda. La paura di sbagliare, ovviamente, mi ha accompagnato anche in cabina. E lì, sono emersi tutti i miei dubbi esistenziali:
1) “Il presidente di commissione mi ha dato la scheda della camera o del senato?”
2) “Oddio, dov’è l’icona del partito che devo votare?”
3) “Siamo sicuri che voglio votare?”
4) “Mi annulleranno il voto se la X esce dalla casella?”
5) “Come BIP si ripiega questo coso?”
Avendo sciolto gli enigmi, adesso sono qui in attesa dei primi exit poll ed è inutile: (come si dice a casa mia) non riesco a compicciare nulla… Ma secondo voi, vale la pena farsi coinvolgere a tal punto?

1 commento:

Anonimo ha detto...

il voto è un diritto di ogni singolo cittadino ma non è un obbligo ne tantomeno un dovere... se ti sentivi in grado di votare e di esprimere il tuo parere hai fatto bene a farlo visto che da quello che ho letto ti sentivi molto coinvolta in quest'occasione... non so quale sia stato il tuo voto ma tanto la situazione politica italiana è quasi al collasso! ciao, a presto